Dal mio punto di vista, e per fortuna non sono la sola, la gentilezza è un atteggiamento che implica ascolto, rispetto, comprensione e fiducia verso l’altro, nulla a che vedere con forme superficiali di cortesia o formalità, con il buonismo, né tantomeno con l’ipocrisia e la mancanza di autenticità.

Essere gentili è un modo di essere sano ed equilibrato molto funzionale nei rapporti interpersonali, è un atteggiamento profondo che comprende generosità, umiltà e disponibilità, nasce da una reale disposizione interiore che si si traduce però in fatti concreti.

Al giorno d’oggi viene molto esaltato il desiderio di imporsi sull’altro e la spinta a primeggiare attraverso la cosiddetta “sana aggressività”, sembra che chi è più arrogante o sgarbato si faccia notare di più e quasi che si debba usare una di queste “armi” per diventare qualcuno, per ottenere successo, per non farsi prevaricare dagli altri, ma siamo proprio sicuri che funzioni così?  La prepotenza o l’aggressività non sono le strade giuste da percorrere. Chi è veramente forte non ha bisogno di essere così presuntuoso, chi è veramente forte sa utilizzare l’intelligenza e il dialogo e non la coercizione o l’imposizione, chi è forte dentro si può permettere di essere dolce e gentile nei comportamenti.

Di fronte ad una gentilezza ci tranquillizziamo, un gesto o una parola gentili hanno il potere di far cadere le resistenze e i pregiudizi e sono in grado di liberare chi lo riceve dalle emozioni negative poiché si crea quell’empatia che ci rende più rilassati. Inoltre trattare bene l’altro favorisce l’armonia personale, il cervello libera endorfine, che hanno un effetto benefico sia dal punto di vista fisico che psicologico.

Rispondere a persone aggressive con lo stesso atteggiamento genera solo un circolo vizioso di emozioni negative.

Ricordiamo sempre che abbiamo il potere del libero arbitrio, è vero non abbiamo il controllo sugli avvenimenti ma lo abbiamo su come decidere di interpretarli. Se siamo certi di cosa è buono e giusto per noi, possiamo decidere come reagire, abbiamo la possibilità di scegliere e l’opportunità per vivere quel momento con saggezza.

Come diceva Mark Twain La gentilezza è una lingua che il sordo può sentire e il cieco può vedere, io sono profondamente convinta che sia un grande valore sociale, uno dei modi più semplici ed efficaci per trasformare noi stessi e le nostre vite.